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Quando si parla di conflitto nella spalla.

27 aprile 2014Autore: giuseppeleo 1.129 views Nessun commento

Pensiamo che il corpo umano sia perfetto al 100% e proviamo a sforzarlo, portandolo a volte ben oltre quelli che sono i nostri limiti, senza renderci conto quando stiamo esagerando. Così escono fuori problemi di cui non eravamo neanche a conoscenza e che magari non sono neanche molto comuni.

Forse uno di questi può essere anche l’Impingement una sindrome che si basa sul conflitto nell’articolazione della spalla. Tale conflitto a volte viene definito sub acromiale, il quale va a toccare la cuffia dei rotatori.

Di fatto la cuffia dei rotatori è un gruppo muscolare, assai complesso formato essenzialmente da 4 muscoli, ovvero il sovraspinato, il sottospinato, il piccolo rotondo e il sottoscapolare. Quando questi muscoli fanno il loro mestiere e si contraggono, svolgono la rotazione sia interna che esterna del braccio.

Comprendere bene come è fatta una spalla serve a capire bene in che punto può essere situato il problema. Di fatto per meglio comprendere l’impingement va citato per forza l’acromion. Esso viene definito anche il tetto della spalla, in quanto i tendini del muscolo sovraspinato passano sotto l’osso che svolge tale compito.

Qui arriva il punto, in alcune persone purtroppo può capitare che lo spazio tra la superfice dell’acroio e dell’omero, risulta in realtà più tosto poco. E tale spazio viene definito proprio sub-acromiale, quindi è logico pensare che i tendini della cuffia vengono letteralmente schiacciati, in tutti quei movimenti che abitualmente compiamo durante il giorno.

Ecco quindi spiegati tutti i termini della sindrome da impingement o appunto sindrome da conflitto sub acromiale. A indicare questo disturbo spesso è una vera e propria conformazione che conferisce appunto la problematica del conflitto. In questo caso si va incontro ad un infiammazione cronica ai tendini della cuffia dei rotatori.

Ecco perché al primo dolore urge una visita specialistica, in quanto questo disturbo porta a limitare totalmente la persona nelle sue funzioni quotidiane. Ad essere colpiti da questo problema non sono soltanto gli anziani, spesso infatti si tende a dire che a causa dell’età e quindi dell’usura.

Di fatto ad esserne colpiti, sono anche soggetti giovani, i quali però praticano attività sportive, le quali portano la persona a compiere determinati gesti più e più volte. Si parla di continui gesti di elevazione e rotazione del braccio. Quindi perché non pensare ai pallavolisti, ai tennisti e di conseguenza anche ai nuotatori.

In situazioni del genere farebbe comunque bene svolgere almeno ogni due anni analisi dettagliate, nel caso appunto si parli di uno sportivo a livello agonistico che ha fatto dello sport il suo mestiere. O comunque nel caso di dolore, sarebbe bene svolgere analisi di risonanza magnetica e di ecografia.

 Di fatto gli esperti sapranno svolgere le analisi in modo da sottolineare durate la visita, la locazione del conflitto. Di fatto questi due tipi di analisi vengono scelti in quanto generalmente riescono a fornire la prova evidente dello stato patologico e della gravità della situazione, definendo quindi anche da quanto tempo il paziente è affetto da questo disturbo, indipendentemente dalla presentazione del dolore.

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Autore: giuseppeleo

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