L’utilizzo dei rubinetti all’interno di un qualsiasi spazio casalingo, specialmente nelle aree di maggior erosione ed usura quali cucina e bagno (tralasciando i rischi associati anche per la rubinetteria esterna in giardini o spazi aperti) rappresenta uno dei passaggi chiave che ogni possessore di un’abitazione, qualunque tipologia si tratti, per garantire che questi dispositivi vadano incontro il meno possibile a complicazioni capaci di tramutarsi rapidamente in: fastidi, interventi di tecnici e specialisti con un costo, utili per rovinare giornate, momenti importanti e tanto altro.

Diversamente da quanto si pensi, gli arredi di cucina e bagno pur essendo strutturati per venire incontro alle normali esigenze associate alla zona di competenza sono in realtà esposti a rischi di usura maggior di qualsiasi altro dispositivo ed arredo casalingo a causa di alcune cattive abitudini, oltre che l’assenza di una manutenzione ordinaria, ponendo come vittime primarie proprio i rubinetti. Tra i problemi di maggior frequenza troviamo l’occlusione, per accumulo di residui di cibo o legati all’acqua, dei meccanismi interni a prescindere dal modello (che può essere con miscelatore e quindi con la necessità di ricorrere a ricambi cartucce) oppure svilupparsi un blocco statico di alcuni elementi a causa della formazione di veri e propri blocchi di calcare spesso tali da spingere alla sostituzione di vitoni e simili alla base del corretto funzionamento di questi supporti.

Ciò che però viene ancor più sottovalutato è l’aspetto estetico, non tanto in termini di piacevolezza visiva quanto in termini di superficie e materiali dei rubinetti spesso mai curati e puliti al punto da dar vita ad alcune problematiche profondamente connesse con i difetti più interni, alla loro struttura, appena sopracitati. Per questo motivo è opportuno seguire un piccolo decalogo dei migliori consigli per la manutenzione della rubinetteria, scongiurando proprio tutti i problemi appena descritti con delle semplici azioni, veloci e poco dispendiose, da praticare con costanza nel tempo.

Il primo consiglio riguarda la pulizia dei rubinetti con detergenti adeguati al materiali di composizione, ciò tenendo conto di come la rubinetteria sia chiaramente diversa tra cromo ed oro, ovvero alcune delle composizione primarie. Nel caso delle prime le superfici devono essere pulite con acqua e sapone senza additivi chimici capaci di corrodere il materiale di composizione, mentre con le seconde è possibile ricorrere a qualcosa anche di più aggressivo vista la resistenza dell’oro: la pulizia esterna è infatti necessaria per evitare fori, infiltrazioni ed accumuli dall’esterno di qualsiasi tipologia di residuo che può peggiorare la condizione interna delle tubature, a propria volta da controllare con altrettanti interventi di manutenzione.

Non si tratta chiaramente di consigli capaci di spostare l’ago della bilancia, al contempo possono però risultare utili ed importanti per porre l’attenzione su di un aspetto troppo spesso sottovalutato dalla frenesia giornaliera delle attività quotidiane e che, proprio sulla base di esperienza e dati, è connesso in modo consolidato ai maggiori problemi di rubinetteria registrati negli ultimi anni ed ai quali anche i rubinetti di ultima generazione, dall’alto delle innovazioni tecnologiche, non possono porre rimedio in alcun modo se non tramite la vostra attenzione.