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Come è cambiato il modo di ascoltare musica negli anni

6 settembre 2017Autore: admin 2.928 views Nessun commento

notes-music Con l’avanzare della tecnologia anche il modo di fare e ascoltare musica ha subito un’evoluzione, in principio c’era il vinile, poi le musicassette con il nastro magnetico e, infine, i CD, oggi, invece, la musica è dematerializzata, grazie allo streaming musicale si può accedere a librerie musicali da ogni luogo e da qualsiasi tipo di dispositivo.

Il cambiamento è nato sicuramente dal web e dalla sua costante crescita, sono sempre di più i servizi accessibili via browser e grazie alle connessioni veloci e potenti, il fenomeno dello streaming musicale si è ampliato.

Per cui, c’è stata un’evoluzione anche in chi pensa e percepisce la musica: ma come ci siamo arrivati?

La musica in streaming ha radici nel XIX secolo, quando le prime registrazioni hanno iniziato a fare capolino nei salotti americani ed europei, a trasformare il panorama musicale sono stati gli MP3 dell’ingegnere italiano Leonardo Chiariglione, che permettono all’industria musicale di dematerializzare le canzoni e offrire nuovi panorami artistici e commerciali, con questo metodo sistema la musica viaggia da una parte all’altra del mondo.

Da quel momento la possibilità di comprare migliaia di canzoni e scaricarle in un dispositivo tascabile ha preso il sopravvento e le abitudini musicali sono cambiate velocemente.

Inoltre, con i dispositivi come l’iPod, introdotto nel 2001, la possibilità di ascoltare migliaia di canzoni, anche in ordine sparso, è diventata una vera tendenza, cambiando il modo in cui la musica viene concepita e consumata.

Dall’iPod e i lettori MP3, si è passati ai primi servizi di musica in streaming, in questo caso la musica non viene più acquistata o scaricata ma affittata, come nel caso di Deezer, che con un pagamento di un canone mensile, è possibile accedere a una discografia composta da decine di milioni di tracce per un periodo limitato nel tempo.

I servizi streaming sono gli attuali protagonisti del mondo della musica, ma ben presto ci saranno nuovi cambiamenti, anche se ultimamente c’è un piccolo ritorno al vinile, sarà quasi impossibile che la musica smetterà di essere dematerializzata, più probabile che servizi come Youtube vadano a rubare la scena a Deezer e Spotify.

Youtube non è un servizio di streaming musicale, ma si sta specializzando sempre di più sotto questo aspetto, inoltre, non è da sottovalutare il fatto che attualmente è gratuito e quindi considerato la fonte primaria e preferita da milioni di utenti per l’ascolto di musica, infatti, basta una semplice ricerca nella libreria per trovare tutte le tracce che si desiderano.

In conclusione, il mondo della musica ha subito una netta rivoluzione ed evoluzione, passando dai supporti fisici agli MP3 fino ad arrivare ai servizi di streaming online, sicuramente il futuro porterà ancora tantissime novità in questo settore, con servizi sempre più mirati a soddisfare le esigenze degli utenti, con possibilità infinite e una serie di cambiamenti in grado di rendere migliore l’esperienza, già fortemente ottimizzata grazia a tutte le innovazioni tecnologiche del nostro tempo.

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