Avvocato e anatocismo bancario: in che modo più aiutarti?
L’anatocismo bancario è una pratica che consiste nel calcolare gli interessi sugli interessi già maturati, senza tenere conto della sospensione del debito durante i periodi di mora. Questo può portare a un aumento esponenziale del debito del consumatore, che si trova in difficoltà nel pagare le rate del prestito.
Se sei un consumatore che si trova in questa situazione, l’intervento di un avvocato specializzato può essere di grande aiuto per difendere i tuoi diritti e ottenere il risarcimento del danno subito.
Quando l’anatocismo bancario va in prescrizione?
L’anatocismo bancario va in prescrizione dopo un certo periodo di tempo. La prescrizione è il termine entro il quale è possibile far valere un diritto in giudizio, oltre il quale, il diritto decade e non può più essere fatto valere.
La prescrizione dell’anatocismo bancario è stabilita dall’articolo 2946 del Codice Civile, che fissa il termine di dieci anni. Ciò significa che il consumatore può agire in giudizio per ottenere il risarcimento del danno entro dieci anni dal momento in cui ha subito il danno.
Cosa dice il Codice Civile in merito all’anatocismo bancario?
Il codice civile, nella parte che riguarda i contratti (libro terzo, titolo III), contiene alcune disposizioni che riguardano l’anatocismo bancario.
In particolare, l’articolo 1282 stabilisce che “gli interessi maturati su un credito possono essere rivalutati, aumentando il loro ammontare, soltanto se la clausola che prevede tale aumento è stata conclusa per iscritto e se il debitore ne è stato debitamente informato”.
L’articolo 1283, invece, precisa che “se l’interesse è dovuto per un periodo superiore a un anno, l’aumento degli interessi può essere stabilito soltanto se il debitore ne è stato debitamente informato prima della scadenza del primo anno”.
Inoltre, come anticipato, l’articolo 2946 del codice civile, fissa il termine di prescrizione dell’azione di risarcimento del danno per l’anatocismo bancario in dieci anni.
Queste disposizioni del codice civile sono finalizzate a tutelare i diritti del consumatore, che deve essere debitamente informato delle condizioni del contratto e non può essere soggetto a condizioni vessatorie o ingiuste.
Come può un avvocato aiutare i consumatori nei casi di anatocismo bancario
Un avvocato può assistere il consumatore in diverse fasi del procedimento:
Valutazione del caso e consulenza
Innanzitutto, l’avvocato valuterà il tuo caso e fornirà una consulenza sulla base della legge di riferimento, ovvero il Codice Civile (artt. 1282 e 1283). In questo modo potrai avere una panoramica della situazione e capire quali sono le tue possibilità di successo.
Redazione dell’istanza di sospensione
Se decidi di procedere con la richiesta di sospensione del debito, l’avvocato potrà redigere l’istanza da presentare alla banca e seguire il procedimento fino alla decisione del giudice.
Assistenza in caso di ricorso
Se la banca dovesse respingere la richiesta di sospensione, o se il giudice dovesse decidere a suo favore, l’avvocato potrà assisterti nel ricorso al tribunale e rappresentarti in giudizio.
Tutela dei diritti del consumatore
Infine, l’avvocato potrà difendere i tuoi diritti e ottenere il risarcimento del danno subito a causa dell’anatocismo bancario.
Autore: admin
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