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Mastopessi: procedure e risultati

10 dicembre 2016Autore: admin 980 views Nessun commento

La mastopessi è un intervento di chirurgia plastica che permette di risollevare un seno rilassato e privo di forma, attraverso il riposizionamento del capezzolo e la riduzione della cute e dei tessuti cadenti. Un seno cadente, con i capezzoli che puntano verso il basso, può essere il risultato di un dimagrimento drastico, di gravidanze multiple o anche di fattori genetici, se il seno ad esempio è naturalmente molto voluminoso e quindi la forza di gravità e il peso trascinano i tessuti verso il basso. Esistono 3 gradi di ptosi mammaria: lieve, moderata e severa. In caso di ptosi lieve, generalmente il chirurgo estetico indirizza la paziente verso altre metodiche di correzione del difetto; quando la ptosi è moderata o severa si può effettuare la mastopessi, mentre se il seno appare sgonfio e cadente per un difetto di tessuto (ptosi ghiandolare) la soluzione migliore è la mastoplastica additiva.

Molte donne affette da ptosi arrivano nello studio del chirurgo estetico avendo già visionato sul web numerose fotografie dell’intervento prima e dopo l’esecuzione. Si tratta in gran parte dei casi di aspettative non realistiche, infatti ogni paziente ha la propria storia e le proprie caratteristiche fisiche e non si può eseguire la stessa procedura per tutte; inoltre, la mastopessi è un intervento importante che lascia cicatrici anche estese quando bisogna riposizionare il capezzolo ad un’altezza molto superiore. Il primo passo quindi è il colloquio con il chirurgo estetico che valuterà la situazione fisica e psicologica della paziente e proporrà l’approccio più adatto al singolo caso.

Il giorno dell’intervento la paziente viene sedata profondamente e viene fatta un’anestesia locale nell’area mammaria; non si tratta di un’anestesia generale, quindi non è necessario essere intubati. L’intervento di mastopessi prevede la rimozione della cute in eccesso, il riposizionamento del complesso areola-capezzolo e la sutura dei lembi cutanei, che si esegue nella piega inferiore del seno per essere meno visibile. La cicatrice, che comunque è sempre molto sottile e quasi invisibile, si esegue incidendo la piega sotto-mammaria (cicatrice orizzontale) e la cute tra il capezzolo e la piega sotto-mammaria (cicatrice verticale). La conformazione del seno nasconde molto bene le sottili cicatrici che comunque sono facilmente camuffabili indossando un bikini o un reggiseno.

Il giorno dopo l’intervento è normale che il seno appaia gonfio e dolente; il chirurgo estetico inoltre posizionerà dei drenaggi nel seno per ridurre l’edema. È possibile assumere antidolorifici per controllare il dolore, che in ogni caso è sopportabile. La paziente può andare subito a casa e tornare per i controllo successivi, facendo però attenzione a stare a riposo, non andare in palestra o a fare jogging, non svolgere lavori casalinghi pesanti, non esporsi al sole o fare la sauna e, generalmente, non sottoporre il seno a pressioni, trazioni o sollevamenti. Dopo pochi giorni il chirurgo estetico rimuove i drenaggi e i punti di sutura (se non sono riassorbibili) e consiglierà un reggiseno speciale per la guarigione e per le prime settimane post-intervento.

I risultati della mastopessi sono molto soddisfacenti: i seni appariranno decisamente più alti e sodi ed esteticamente più tonici. La cute comunque è soggetta con l’età ad un certo grado di rilassamento e si consiglia di non sottoporsi a mastopessi se si ha intenzione di dimagrire oppure di avere altre gravidanze, perchè si potrebbero annullare i risultati ottenuti.

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Autore: admin

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