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Illuminazione, come risolvere?

9 ottobre 2015Autore: admin 1.243 views Nessun commento

Quando si iniziano i lavori in casa, decidere come andrà l’illuminazione , potrebbe essere anche molto divertente. Spesso i Designer tendono a cercare il giusto bilanciamento fra l’architettura e l’illuminazione, per andare a creare un gioco di luci, più che interessante.

A questo punto entrano in gioco una serie di dettagli che magari inizialmente non si consideravano. Molto dipende dalla tipologia di ambiente, la quale presuppone una tipologia di illuminazione adatta a quello che avverrà in quell’ambiente. Molto dipende anche dallo stile, dalle finalità d’uso, se di appartamento o un ufficio e ovviamente da quanto si vuole spendere.

Ovviamente l’illuminazione si sceglie in base alla tipologia di luce che si sta cercando, c’è la classica luce diretta, la quale fornisce la miglior illuminazione per un piano di lavoro. Parliamo ovviamente di un fascio di luce che viene proiettato direttamente sul punto che dovrà essere per bene illuminato.

È una tipologia di luce che spesso si sceglie per la cucina, per tutti i piani di lavoro quindi prevalentemente anche in ufficio, pensiamo ad esempio ad un architetto o a chi lavora in ambito artistico, là dove vanno evitate le ombre. Questa comunque porta un forte contrasto tra le parti scure e quelle chiare ed ha bisogno quindi, di una luce di fondo perché l’occhio non si affatichi.

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Ma questa tipologia è solo una delle tante, anche se rimane sempre la più scelta. Si pensa comunque che la più comoda in queste ultime circostanze indicate sia la luce indiretta, è corretto dire che il fascio di luce giunge al punto che deve illuminare solo dopo una riflessione. Sostanzialmente è come se fosse diretto di fianco o sul soffitto e arriva al punto da illuminare di riflesso.

Ma come detto poc’anzi, si tratta di una scelta molto particolare, quindi è meglio illustrarla e basta. La scelta va a chi la deve acquistare, spesso capita infatti che a dover scegliere sia qualcuno che studia su testi particolari. Prendiamo ad esempio i libri di Storia dell’arte dal Liceo all’Università, sono tendenzialmente lucidi, per quanto avere un fascio diretto potrebbe dare fastidio alla vista dopo un po’.

Sostanzialmente comunque, con la luce che ne si ottiene si ha un’illuminazione che si può definire globale e quindi generalmente giusta in più situazioni. Una sorta di luci soffuse e più morbida, sicuramente meno aggressiva e stancante rispetto quindi a quella di tipo diretto.

Esiste poi anche la luce dallo stile misto, ovvero semidiretta. Di fatto presenta sia caratteristiche di tipi diretto che di tipo indiretto, in quanto come la luce indiretta, ha bisogno di pareti chiare ma anche a pareti e soffitti dipinti di tonalità neutra.

Nel caso ci sia un indecisione o un posto che viene utilizzato per più necessità questa soluzione si può adattare. Ma c’è anche la luce ombra, è una sorta di fascio di luce forte che però riduce in maniera sensibile le ombre. Fra quelle illustrate manca però la luce scialitica, questa produce una illuminazione molto intensa e viene infatti utilizzata in particolare, nelle sale operatorie durante gli interventi chirurgici.

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Autore: admin

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