Expo non è ancora finito per cui non smette mai di stupire giorno dopo giorno. Oggi rilancia un paio di novità, una a livello culinario l’altra vuole essere un ricordo di questo grande evento italiano e mondiale. Sta spopolando la notizia dell’hamburger di coccodrillo, che si può trovare al padiglione dello Zimbabwe.

A prima vista sembra a tutti gli effetti hamburger di pollo ma già dal primo morso ha tutto il sapore del pesce. Si trova proprio di fronte al padiglione statunitense, sembrerebbe anche un po’ caro, si parla di 15€ a menù. Un menù che comprende hamburger di coccodrillo con patate al forno e farina di baobab.

Quest’ultima non è altro che una dissetante bibita al baobab e uva. Quelli più portati per il coccodrillo, sono sicuramente gli australiani, dove questo tipo di carne viene mangiata regolarmente. Crocoburger questo è il nome con cui viene sponsorizzato all’ingresso del padiglione.

Ovviamente si avvicina al pesce ma l’intensità del suo aroma è diverso. Un po’ come quando noi tentiamo di descrivere la carne di cinghiale o di cavallo, hanno intensità diverse. Oltre al colore poi, anche la consistenza della carne diviene molto simile a quella del pollo, quindi nessuna sensazione schifosa al riguardo, per chi ne avesse paura.

Tutti quelli che hanno avuto il “coraggio” di provarlo, hanno detto che è molto leggero, nonostante nel morderlo si siano sforzati di non pensare che fosse carne di coccodrillo. Per chi volesse fare questo tentativo è bene sapere che si tratta di una fetta che si aggira intorno ai 130 grammi, autorizzati dal ASL che ha controllato tutta la carne spedita dallo Zimbabwe e che sarà venduta fino alla fine dell’Expo.

Lo Zimbabwe vorrebbe sfruttare questa occasione, per proporre l’esportazione della carne di coccodrillo anche nel nostro paese. Ovviamente si tratta di carne di allevamento, carne che viene già esportata in altri paesi, facendo però aumentare il prezzo, fino a ben 150euro al chilo.

Quindi allo stato attuale il coccodrillo è considerato un alimento da ricchi. Resta comunque una carne bianca e di conseguenza molto leggera e con pochissimi grassi, ma è anche molto nutriente e ricca di proteine. Ma già dal principio nessuno si è scoraggiato, offrendo addirittura già da adesso prodotti tipici italiani, preparati con la carne di coccodrillo.

Nel padiglione dello Zimbabwe si trova già di fatto il paté di coccodrillo con basilico ligure, il filetto di coccodrillo con olio extravergine o addirittura il ragù di coccodrillo con pomodori pachino, chi sa cosa ne penseranno di napoletani. Se poi si desidera un ricordo che sia più duraturo nel tempo, basta comprare una medaglia concordia .

Una medaglia che è possibile trovare sia in oro che in argento, facilmente acquistabile anche su internet, con sopra le effigi di Milano e dei padiglioni espositivi dell’expo. Una bella commemorazione, un qualcosa da potersi portare dietro per sempre. Il cibo resta l’elemento principale dell’expo ma un ricordo materiale oltre le foto è per sempre.

Quindi non resta che tuffarsi in questa avventura e portar via tutto ciò che si riesce, imparando anche cose nuove.