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Come si valuta una bici antica?

18 aprile 2014Autore: giuseppeleo 1.574 views Nessun commento

 

Valutare se una bicicletta sia o no un modello d’epoca o quanto meno vintage, non è per niente un’operazione facile. Nascono così dubbi e perplessità sul acquistare o il non acquistare, sul restaurare oppure no. Ed è in realtà un bene che questi dubbi ci siano, almeno, in questo modo si evita di commettere sbagli che potrebbero danneggiare e quindi svalutare la bicicletta.

Nascono per tutti questi neofiti delle biciclette, dei veri e propri blog portati avanti da appassionati, da persone che hanno fatto del proprio amore per le bici un lavoro e uno scopo da perseguire, come un verbo da diffondere. Di fatto non è facile essere dei conoscitori al dettaglio, in questo mondo così variegato.

Oggi infatti i materiali e il modo, in cui essi vengono assemblati, sembra quasi pervenire da un mondo futuristico. Basta pensare alle bici scandium  e alla loro resistenza. Come prima cosa risalire alla marca dovrebbe essere facile, in quanto questa dovrebbe essere semplicemente scritta sullo scheletro.

Se poi esso è troppo eroso, si potrebbe semplicemente provare a ripulire i piccoli pezzi per vedere se lì è riportato qualcosa. In quanto, se ad esempio siamo fortunati e questa ch abbiamo d avanti è una Bianchi, troveremo il nome anche sui pezzi più piccoli e persino l’anno di fabbricazione.

Se però, ci sono chiari segni che dimostra che la bicicletta è vecchia ma non spuntano fuori nomi e date allora può essere che essa sia stata assemblata da una bottega, un tempo ciò accadeva e le persone così potevano farsi tutti i tipi di bici che volevano, nel modo in cui più preferivano.

A questo punto, poteva però capitare che il ciclista la personalizzasse con una propria decalcomania, a quel punto comunque vada, risalire a chi l’ha fabbricata diviene praticamente impossibile. Questo anche perchè, in questi casi anche i componenti e i tanti dettagli aggiuntivi, erano generici, perchè di marchi minori.

Ma resta comunque il fatto che non è semplice identificare a prima vista, anche se si riconosce il marchio, essa da dove venga. Va di fatto detto che oltre ai nomi storici, come quello su citato in precedenza, in realtà nel nostro paese vi erano già numerose ditte nel passato, anche piccole imprese locali che assemblavano sotto il loro marchio, sui componenti generici montati insieme.

Oggi però le maggiori informazioni che ci sono pervenute, riguardano ditte come la Bianchi e l’Umberto Dei, ma anche tante altre. Ma questi erano quelli che comune producevano su larga scala e si espandevano a macchi ad’olio. Mentre sui piccoli è difficile, oggi come oggi recuperare informazioni.

Forse però nei piccoli paesi, la dove la forte industrializzazione tarda ancora ad arrivare, può essersi salvato qualcosa che riguarda le produzioni locali. A questo punto indagare verso coloro che sono i più anziani può essere utile per saperne di più. Ovviamente come le informazioni, arrivano oggi per trasmissione orale o comunque in maniera scarna, oggi ovviamente risulta difficile anche avere a disposizione i ricambi per questi tipi di biciclette, in particolare se sono modelli che risalgono ai piccoli produttori.

 

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Autore: giuseppeleo

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