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Come lavora un lobbista

28 febbraio 2016Autore: giuseppeleo 1.561 views Nessun commento

Un lobbista avendo alla base dei suoi studi e dei suoi metodi la giurisprudenza, passa molte ore a esaminare testi di legge, bozze, emendamenti e tabelle per valutarne l’impatto economico. Tutto quello che serve insomma per cercare di evitare problemi e di migliorare allo stesso tempo la qualità della legislazione.

Lo sa bene Franco Spicciariello, professionista affermato che oggi è sempre più convinto di quanto sia importante formare al meglio un lobbista. Un lobbista è un professionista che deve presentare le informazioni, sempre in maniera reale e veritiera, altrimenti si perde credibilità.

Perde di credibilità il mestiere che è ancora in balia del vento nel nostro paese ma perde di credibilità soprattutto il professionista che non è stato chiaro. In questo modo danneggerà in primis se stesso, perché non lavorerà più, nessuno avrà più fiducia. Mentre il lobbista deve portare serietà attraverso la limpidezza dei fatti, deve essere lì pronto a sapere cosa si aspettano le masse e a trovare un punto di incontro fra due punti diversi.

Il principale interlocutore di un lobbista sono i politici, gli assistenti parlamentari, i capi di Gabinetto. Chi usufruisce di un lobbista deve sapere dal primo momento che ogni regola deve essere chiara, dal momento in cui entra questa figura in gioco tutto deve essere limpido, non può in alcun modo essere confuso per un faccendiere qualunque.

Certo andare a spiegare a tutti il lavoro di un lobbista, non è poi così semplice ma appena compreso si scoprirà molto affascinante. I lobbisti sono dei veri e propri tecnici esperti, capaci di spiegare questioni complesse in maniera chiara, semplice e interessante. Con parole simili a queste lo spiegava persino J. F. Kennedy sul NY Times nel 1956.

Lobby

D’altronde le prime definizioni, il primo modo di intendere il lavoro del lobbista è dato proprio dal mondo anglosassone, di fatto è una figura che a noi italiani farebbe veramente molto comodo, considerando che il lobbista è chi cura gli interessi di terzi nei confronti del decisore pubblico.

Di conseguenza deve muoversi in maniera pulita altrimenti diviene l’ennesimo uomo che non ha potere ma che si muove in modo per nulla chiaro come già accade per molti politici. Si definisce sostanzialmente public affairs, per via dell’insieme di tutte le attività, dal monitoraggio alla public relations.

Le public relations rispondono sostanzialmente ad un’esigenza sempre più generale di conoscere un servizio, un prodotto o un personaggio attraverso i media ma anche per le diverse attività di relazione e comunicazione. In America la lobby è addirittura legittima, regolamentata e radicata nella cultura nazionale.

In Italia le regole che lo gestiscono ancora mancano ma i veri professionisti le richiedono, in modo da comprendere veramente come si delineano i veri professionisti in questo mestiere. È quello che Spicciariello e altri seri lobbisti come i primi a portare il mestiere in Italiano cercano e sperano che arrivi.

Il bello è che non è un lavoro esclusivamente maschile, esistono infatti anche delle quote rosa, donne estremamente formate, che conoscono bene il fatto loro.

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Autore: giuseppeleo

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