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Come aiutare i bambini autistici.

1 maggio 2015Autore: admin 1.645 views Nessun commento

L’autismo viene considerato dalla comunità scientifica internazionale, come un disturbo neuro-psichiatrico che interessa la funzione cerebrale. Sostanzialmente chi è affetto da questa patologia tende a non integrarsi facilmente, come l’ambiente circostante e con le persone che lo occupano, come farebbe qualcun altro.

Per cui viene meno anche quella che è l’interazione e la comunicazione con gli altri. Non possiamo pensare di fare prevenzione prima, per il semplice fatto che le cause di tale manifestazione risultano ancora sconosciute. Sostanzialmente sono divise fra, cause neurologiche e psicoambientali.

Inutile dire che alla base di un individuo sano, di un bambino sano in questa circostanza visto che si manifesta sin da piccoli, c’è una famiglia che a sua volta ha avuto una vita sana e ha seguito tutte quelle che oggi sono le controindicazioni e i consigli dei medici. La nostra fortuna è che nonostante tutte le difficoltà del nostro paese, la medicina ha fatto passi da gigante e ha dato modo di fare numerose ricerche ancor prima di concepire, attraverso il DNA genitoriale.

È molto complesso, ancora oggi, fornire una definizione clinica che possa sembrare allo stesso tempo coerente e unitaria. Si sa solo che tutto ciò che viene compreso in questa patologia, fra cui anche i Disturbi dello Spettro Autistico, per cui viene compromesso anche l’uso del parlato.

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Sostanzialmente lo troviamo presente in un individuo già dalla tenera età, di fatto rientra nella categoria clinica dei disturbi pervasivi dello sviluppo a cui appartengono altri disturbi disintegratici dell’infanzia. Fondamentale è fare le mosse giuste fin dal principio, attraverso blog cani ad esempio, si possono leggere molte testimonianze e pareri competenti sull’importanza dell’avere un animale domestico.

Basti pensare che il passatempo preferito di un cane è quello di stare con il suo padrone, di giocarci e di farsi coccolare. Viceversa viene spontaneo pensare che tale padrone, faccia poi nascere in se dei principi comportamentali che lo spingano a prendersi cura di questo essere vivente.

Non a caso vengono utilizzati anche per la pet-therapy, questo per le agevolazioni, in certi casi anche a livello cardiaco, che un cane riesce a trasmettere al suo padrone. Il miglior amico, un essere vivente che dipende da noi, come un bambino per una mamma, questa è la chiave del rapporto per una vita migliore.

In questa circostanza va però ricordato ad un genitore di un bambino autistico che volesse prendere questa strada, della convivenza con un cane che esistono centri come ad esempio la fondazione Mira che si occupa proprio di addestrare cani. Ma non si tratta di un addestramento qualunque, questi cani vengono preparati a lavorare con persone che presentano disabilità ma è così particolare che si alleva una razza molto speciale.

Questa razza prende il nome di Labernese, ovvero un incrocio di due cani dal carattere molto leale il Labrador e il Bernese di montagna. È la razza principale che viene utilizzata per lavorare con i bambini autistici, con risultati davvero eccezionali. Di fatto si riscontra che un animale che è stabilmente presente vicino ad un bambino, riscontra palesemente un miglioramento della qualità del sonno ma soprattutto del suo comportamento in generale.

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